Nell'aprile 2006 il mondo editoriale italiano è stato sconvolto da un bestseller clamoroso e inaspettato, trasformatosi in poco tempo in un terremoto culturale, sociale e civile: Gomorra. Un libro anomalo in cui Roberto Saviano racconta la camorra come nessuno aveva mai fatto prima, unendo il rigore del ricercatore, il coraggio del giornalista d'inchiesta, la passione dello scrittore e, soprattutto, l'amore doloroso per una città da parte di chi vi è nato e cresciuto.
Ana quiere plantar una milpa en su traspatio, en pleno Distrito Federal. Pero en la tierra hay altos contenidos de plomo y la casa donde vive está plagada de ausencias. Su hermana murió, sus papás están de luto y sus hermanos de campamento; su única amiga se fue a buscar a quien la abandonó cuatro años atrás. Menos mal que queda Alfonso.
Nato da esperienze autobiografiche (un incidente aereo che costrinse l'autore a un atterraggio di fortuna nel Sahara), Il piccolo principe uscì negli Stati Uniti nel 1943 e, postumo, in Francia nel 1946. La vicenda del piccolo, delicato personaggio piovuto sul nostro pianeta e desideroso di tornare dalla sua amata rosa dopo avere appreso - e insegnato a milioni di lettori nel mondo - che "l'essenziale è invisibile agli occhi" è un fenomeno editoriale globale, un bestseller assoluto nel quale testo e immagini (i celebri disegni dell'autore, parte integrante dell'opera) si fondono in un capolavoro di saggezza e poesia. Con i disegni dell'autore. Età di lettura: da 8 anni.
He aquí una fascinante novela sin ficción saturada de ficción; la ficción no la pone el autor: la pone Enric Marco. ¿Quién es Enric Marco? Un nonagenario barcelonés que se hizo pasar por superviviente de los campos nazis y que fue desenmascarado en mayo de 2005, después de presidir durante tres años la asociación española de los supervivientes, pronunciar centenares de conferencias, conceder decenas de entrevistas, recibir importantes distinciones y conmover en algún caso hasta las lágrimas a los parlamentarios españoles reunidos para rendir homenaje por vez primera a los republicanos deportados por el III Reich. El caso dio la vuelta al mundo y convirtió a Marco en el gran impostor y el gran maldito. Ahora, casi una década más tarde, Javier Cercas asedia, en este thriller hipnótico que es también un banquete con muchos platos -narración, crónica, ensayo, biografía y autobiografía-, el enigma del personaje, su verdad y sus falsedades y, a través de esa indagación que recorre casi un siglo de historia de España, bucea con una pasión de kamikaze y una honestidad desgarradora en lo más profundo de nosotros mismos: en nuestra infinita capacidad de autoengaño, en nuestro conformismo y nuestras mentiras, en nuestra sed insaciable de afecto, en nuestras necesidades contrapuestas de ficción y de realidad, en las zonas .
"Nell'aprile 2006 il mondo editoriale italiano è stato sconvolto da un bestseller clamoroso e inaspettato, trasformatosi in poco tempo in un terremoto culturale, sociale e civile: ""Gomorra"". Un libro anomalo in cui Roberto Saviano racconta la camorra come nessuno aveva mai fatto prima, unendo il rigore del ricercatore, il coraggio del giornalista d'inchiesta, la passione dello scrittore e, soprattutto, l'amore doloroso per una città da parte di chi vi è nato e cresciuto. Per scriverlo si è immerso nel ""Sistema"" e ne ha esplorato i mille volti. Ha così svelato come, tra racket di quartiere e finanza internazionale, un'organizzazione criminale possa tenere in pugno un'intera regione, legando firme del lusso, narcotraffico, smaltimento dei rifiuti e mercato delle armi. ""Gomorra"" è un libro potente, appassionato e brutale, un viaggio sconvolgente in un mondo in cui i ragazzini imparano a sparare a dodici anni e sognano di morire ammazzati, in cui i tossici vengono usati come cavie per testare nuove droghe. Pagine che afferrano il lettore alla gola e lo trascinano in un abisso dove nessuna immaginazione è in grado di arrivare."
Il narratore rievoca la storia dello zio, Medardo di Torralba, che, combattendo in Boemia contro i Turchi, è tagliato a metà da un colpo di cannone. Le due parti del corpo, perfettamente conservate, mostrano diversi caratteri: la prima metà mostra un'indole crudele, infierisce sui sudditi e insidia la bella Pamela, mentre l'altra metà, quella buona, si prodiga per riparare ai misfatti dell'altra e chiede in sposa Pamela. I due visconti dimezzati si sfidano a duello e nello scontro cominciano a sanguinare nelle rispettive parti monche. Un medico ne approfitta per riunire le due metà del corpo e restituire alla vita un visconte intero, in cui si mescolano male e bene. Con presentazione dell'autore e postfazione di Mario Barenghi.
Una cantina. Una bigia innocente. L'idea strampalata di une settimana bianca nelle viscere del proprio palazzo. E l'arrivo improvviso di une sconosciuta.
Con una manciata di ingredienti Ammaniti costruisce un racconto di fulminea precisione sui piu semplice e imperscutabile dei misteri : come diventare grandi.
In mezzo alla città di cemento e asfalto, Marcovaldo va in cerca della Natura. Ma esiste ancora, la Natura? Quella che egli trova è una Natura dispettosa, contraffatta, compromessa con la vita artificiale. Personaggio buffo e melanconico, Marcovaldo è il protagonista d'una serie di favole moderne, dove Italo Calvino va segnando, come in un suo block-notes segreto, avvenimenti impercettibili nella vita di una grande città industriale, quali possono essere il passaggio d'una nuvola carica di pioggia o l'arrivo mattutino d'uno sbuffo di vento. Quando le avventure di Marcovaldo hanno raggiunto un bel numero, seguendo come un colorato calendario l'alternarsi delle stagioni, Calvino le ha disposte in un libro. Partite come divagazioni comico-poetiche sul tema - 'neorealistico' per eccellenza - della più elementare lotta per la vita, le venti favole di Marcovaldo arrivano alla rappresentazione della più complicata realtà d'oggi, alla satira del 'miracolo economico' e della 'civiltà del consumo'; ma sempre restano fedeli a una classica struttura narrativa: quella delle storielle a vignette dei giornalini per l'infanzia. Marcovaldo non è altro che un Fortunello contemporaneo, un Bonaventura all'incontrario, un Pampurio dei caseggiati popolari. (Dalla Prefazione di Italo Calvino). Postfazione di Domenico Scarpa.